La Befana mi ha portato due befane in visita, l’illustre sorellanza. Il cinquanta per cento di loro, cioè una, non era mai stata nella Capitale, ragion per cui si è camminato e camminato fino a sfondarsi le scarpe per due giorni ininterrottamente percorrendo le tappe fondamentali per qualcuno che non è mai stato qui, aggiungendovi la mostra di Andy Warhol presa per i capelli al chiostro del Bramante (visitata il 6, finita il 7)
e l’esposizione sulla Cina alle scuderie del Quirinale, beccando a culo anche la festa della bandiera e la parata di corazzieri e carabinieri a cavallo con la fanfara, e la festa della Befana in Piazza Navona, con tanto di mele caramellate in mano alla nostra veneranda età.
Avere un pezzo di famiglia qui è stato strano, non siamo gente che fa molte cose insieme, e tra di noi siamo poco propensi a manifestare apertamente affetto e sentimenti, pur essendo assolutamente assodata la profondità del legame; per me famiglia significa casa, e quando se ne estraggono dei pezzi per portarli e frequentarli altrove, sono un po’ spaesata. Tanto più che io della mia vita fuori casa sono gelosa, e di solito me la tengo per me. È andata bene però. Ci siamo spaccate le schiene e abbiamo visto tanta bella roba e io ho rivisto la città con gli occhi di Marilena che non l’aveva mai vista.
Le ho fotografate, anche, e ho scoperto che conoscendo le loro due facce come le mie tasche, ché le vedo da trent’anni e più spesso della mia stessa faccia per la quale mi occorre uno specchio, so esattamente con che angolazione e luce devo inquadrarle per produrre foto da manuale. I profili. Il numero di bei profili disponibili per famiglia evidentemente era di due, perché loro due di profilo sono fantastiche, e io faccio schifo. Per una sorta di compensazione quindi le ho prese il più delle volte di profilo, e io di fronte con la mia bella faccetta di minchia.
Io però ho gli occhi verdi e loro no, e sono la più alta, perché una giustizia c’è, checché se ne dica.
L’illustre sorellanza è ripartita e io sono rimasta sola di nuovo. Lavoro un sacco, e mentre lavoro, un sacco di gente mi batte i pezzi, perché la hostess e la receptionist sono topoi che attirano sempre galanterie e lumacheggiamenti, e caffè offerti, il che fa sì che le giornate corrano liete e il lavoro sia più lieve. Quando finisco torno a casa, e mangio, e poi faccio la massaia, e poi dormo, ma prevalentemente mi piazzo al pc e mi fabbrico pelle d’oca. Ogni tanto qualcuno mi aiuta, per il resto faccio da sola. Mi si dedicano parole, una marea di parole bellissime, e per quanto io mi sia ripromessa di camminare con stivali da palombaro quando si tratta di parole on line, quando mai ho mantenuto le promesse fatte a me stessa? Ve lo dico io: mai. Quindi svolazzo su queste parole, e me le rileggo fino a impararle a memoria, e il pensiero mi fa compagnia e ogni tanto mi imbambolo a ripensarci e poi quando mi sveglio mi giro a destra e a sinistra per vedere se qualcuno s’è accorto dello stand by. Però stavolta un po’ di zavorra ce l’ho, dai, e finché non tocco niente e nessuno con mano, mi flagello onde evitare la caduta libera.
Leggo Virginia Woolf, che mi guarda e mi dice: “Se vuole scrivere romanzi una donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé”. Bene. Tanto per cominciare sono in doppia (a proposito: da febbraio cerco nuova coinquilina, posto ben collegato, quarto piano con ascensore, lavatrice, fastweb, tutto bello costa poco if you don’t get it you don’t want it). Tanto per finire, guadagno l’essenziale alla sopravvivenza. Come faccio a scrivere un romanzo?
vabbè ma virginia woolf non contemplava le eccezioni 😉
Ultimamente ho molto tempo a disposizione che avrei preferito non avere e allora allargo gli orizzonti culturali.
Sono arrivato a gennaio 2006.
Avevo un’opinione e questo conferma tutto.
Ho capito perchè mamma jun.
Mi manca ancora venere nera.
La firmaaa!!!!!
LK
Sciroccata: 😀 ma lei è una che ne sa!(peva) Certo non ha fatto una bella fine…
LK: che bello,ormai fai tutto da solo, domande, risposte, esortazioni. Però l’opinione che avevi adesso la voglio sapere 😀 Eh il lato Venere Nera lo faccio emergere meno in questa sede così pubblica, ma c’è, oh se c’è.
oddio la cosa delle parole on line…uguale anche io. non capisco se sono io che me ne devo preoccupare o sei tu, o entrambe.
e aggiungo che sei una maledetta perché io alla fine andy warhol non sono riuscita a vederlo, volevo andarci il 7 prima del mio concerto ma poi ho accannato senza troppe remore.
penso che al prossimo concerto ti inviterò, oh sì che lo farò. (lo so che non c’entra niente con tutto il resto, ma vabbè.)
ossìche lo farai, e io ci verrò volentieri
La foto di Piazza Navona è fantastica…mi sto organizzando una settimana di lavoro in quel di Roma, non è che mi faresti da cicerone? Se si, armati di buona volontà perchè sono uno spacca palle e soprattutto divoratore di tutto ciò che è arte…e li tu mi insegni…
17
non è piazza Navona quella però, è ingannevole la postazione che gli ho dato nel post. E’ piazza del Popolo 😉
Io sono abbastanza incompetente peròse mi dici che vieni, studio. Il massimo che faccio è dire: Ecco questa è piazza Venezia e quello è l’altare della patria con gli omini, questa è la colonna nonmiricordo e adesso andiamo da Pastarito che ho voglia di trofie speck e provola.
beh, questa è la guida che tutti vorrebbero, almeno finchè lo speck è offerto dalla ditta :p
yunaveris
Belle queste foto sorellanzesche.
Firmato: ala protettiva (da che ne deduco che sono piumata, il che se non mi facesse pensare agli animali da pollaio piuttosto che agli angeli, non mi dispiacerebbe affatto).
🙂
in realtà cercavo una singola, ma se dici fastweb … 😀
sei vicina alla metro?
settimana prossima ti fo visita.
yunaveris: massì che un pranzo lo posso offrire
Vic: io devo ancora passare a trovarti e ridarti un certo malloppo cartaceo 😀
Edi: sono a tre fermate di bus da una metro
tra le tre secondo me sei la più ravanabile (cit. colta). sarà perché adoro le donne frangiamunite.
Oddio, ho detto piazza Navona? Chissà che stavo pensando…
17
senzaidee: che signore 😀 Comunque anche se così non fosse non sarebbe permesso associare un termine simile alle mie sorelle, sono molto protettiva anche se sono l’ultima. Tsk
Schiele: eh tante volte la distrazione… sei perdonato perché non ci sei mai stato… ancora.
C’è sempre l’alternativa “Poetessa Maledetta”: ti rimpinzi di droghe sintetiche da quattro soldi e il tuo libro è pronto in otto/dieci ore. Massimo risultato col minimo sforzo.
Bah io ribadisco il concetto che tu hai già espresso. Io adoro la Wolf ma hai presente la fine che ha fatto, le voci che sentiva e tutte quelle cose lì?
Stronzona, sei sparita!!! 🙂
in cambio di poco danaro e degna carbonara (non che mi piaccia, ma almeno è testata) te lo scrivo io, il romanzo.
ah, e mi faccio aiutare dal vertigoz.
asd asd prevedo le tue mosse allora asd.
Marilena nn era mai stata a Roma? O_O
cosa più shocckante: stavate tutte e tre insieme sto uichend? O_O
anche a me faceva strano quando mia sorella veniva a trovarmi a Roma. lei era sinonimo di casa, ovvero sinonimo di queste mura che ora mi proteggono dal gelo invernale (che poi tutto sto gelo nn lo vedo mica per ora…)…
eh disoccupata…cmq stare in giro a portare CV in ogni dove impegna la giornata, peccato che nn ti diano nessuno stipendio per fare ciò.quasi che ti imito e cerco qualche alvoretto sgrauso….però almeno tu sai cosa vuoi fare da grande, hai il tuo sogno nel cassetto…io devo ancora capirlo…
-samu-
Bellissimo post. Come sempre.
Tesoro…il 2006 non ci ha fatto incontrare…speriamo nell’anno nuovo?
Si ho la tendenza a fare le domande e a darmi la risposte e a volte mi ci faccio male.
Ma qui è un gioco no!?
Rassicurante, dolce, calma, ferma, decisa, è l’opinione che mi ero fatto all’inizio e poi sempre più convinto via via che leggevo.
E questo post e il commento 15 confermano.
Tutto questo felicemente sintetizzato in “mamma jun”.
Bello il disegno stile manga “naomi” c’entra qualcosa con venere nera?
LK
comunque scrivi sempre meglio. dov’è il segreto? 🙂
Facile, segue un rigido regime di droga e alcool.
Jun,
non commento più…sarei ripetitiva come il movimento di un ingranaggio.
Da paura: impacchetta e porta a casa 😉
Un bacio pulsato
Claudia
E’ da un pò che passo a leggere il tuo blog. Voglio farti i miei complimenti senza essere troppo banale,per questo ti dico semplicemente che ormai la visita diventerà un appuntamento immancabile. Piacere di conoscerti Jun! ^_^
alex: le droghe sintetiche costano e poi mi bruciano i neuroni necessari all’attività intellettuale… naaa.
Elesole: tu mi capisci
JD: senti chi parla! Io sto sempre qua, chi si muove!
Cascade: ma poi che gusto c’è? Magari lo scriviamo a sei mani, verrà fuori un casino illeggibile ma vuoi mettere lo spasso?
Samu: tu sei maCa, si sa! Sì siamo state insieme e non ci siamo sparate, miracoloso, vè?
La tua è la situazione migliore, quello che vorrai fare salterà fuori da solo, facendolo 🙂
Fiodor: ma grassie, monsieur
Batgirl: se la mia pigrizia atavica mi concede di muovere il culo. Il fatto che uno dei miei posti di lavoro sia sotto casa tua credo che aiuterà.
LK: Sì sì ma infatti è divertente. Il disegno manga Naomi è solo un fotogramma di un manga bellissimo letto tempo fa. La donzella in questione mi ha messo voglia di frangetta, tutto qua.
Andre: non so, credo come al solito la vita bohemienne 😀
Ardez: appunto
Clà: 🙂
Blueally: ma grassie 🙂 il piacere è tutto mio
potevi anche continuare al lista delle differenze secondo me ce ne sono altre più….
“e tra di noi siamo poco propensi a manifestare apertamente affetto e sentimenti, pur essendo assolutamente assodata la profondità del legame”
cosa che condivido, con l’interezza della mia famiglia (mi sa non bella come la tua :p).
“Come faccio a scrivere un romanzo?”
la tua citazione/domanda/ecc. mi ha fatto pensare al buon vecchio buk: “l’anima dell’uomo ha radici nello stomaco. chiunque scrive molto meglio dopo una bistecca di
manzo e una pinta di whiskey che non dopo una tavoletta di cioccolato da
5 cents. il mito dell’artista morto di fame è una balla. quando ci si accorde
che sono tutte balle si comincia a farsi furbi e a succhiare il sangue
dai propri simili. avrei costruito un impero sui corpi spezzati e sulle vite rovinate di uomini,
donne e bambibi indifesi…gliel’avrei messo in culo quant’era lungo.
gliel’avrei fatta vedere io!”
ossequi miss, genuflesso come sempre.
Bone anche le sorelle!
Hasta la mañana,cica!!!
by
Cocaine
hai vinto un temperino a forma di ananas! se ti va un giorno ci becchiamo e te lo porto…ehehhehe
Pensa che dopo aver visto il film “The hours” pensavo anch’io di sentire le voci tanto mi ero immedesimata, peccato che non nessun talento letterario come la Wolfe 😦
Urigami: naa. Ne ho parlato mò e non ne parlo più. In genere preferisco tenere la mia famiglia fuori da questo blog.
Atelkin: su…cchia…re…san…gue. Prendo appunti.
Cocaine: buon sangue non mente
Courgette: adesso mi serve solo una matita!
Elesole: io mi immedesimo un po’ in qualsiasi cosa, non faccio testo.
la matita al prossimo gioco a premi…
quindi sei una fiera sostenitrice della teoria secondo cui il confronto valorizza.
courgette: affare fatto
Carola: sana competitività fraterna