Succede che metto qualche annuncio in giro sul web e su carta per il posto letto da affittare in camera mia.

Succede che mi scrive questo Desmond Meadows da Londra.

Gli rispondo No grazie, solo donzelle.

Mi risponde Non c’è problema, c’è mia sorella Zoe, io trovo un altro posto. Veniamo a Roma per un anno. Ha un inglese strano, un misto tra una formalità estrema (citando suo padre lo scrive maiuscolo, Father), e errori grossolani.

Dopo un botta e risposta via email e messenger con questo Desmond dico va bè, posso parlare con tua sorella visto che dovrei viverci per un anno? È grandicella, com’è che parli solo tu per lei? Sì sì subito, dice lui. La chiamo, dice su messenger. Due minuti dopo dice Ciao, sono Zoe. La sottopongo a un interrogatorio, non mi fido. Le chiedo di parlare di sé, di dirmi cosa viene a fare in Italia, cosa viene a fare suo fratello. Lei dice No no vengo solo io per la mia tesi d’arte, mio fratello no, forse hai capito male. Mm. Le chiedo di vedere delle sue foto. Lei dice ok. Ci mette dieci minuti prima di mandarmela via email. Oggetto: my pics. Ma è una foto sola. Sei londinese, laureata, madrelingua e mi sbagli il plurale? La foto è questa Sguardo inquietante e fin troppo perfetta, pare uscita da un teen movie e ha l’aria americana, non inglese. Pare uscita, soprattutto, da una rapida ricerca a cazzo su google immagini e rinominata come Zoe. Continuo a non fidarmi. Le chiedo il suo film preferito, il suo libro preferito. Mi dice School movies, non capisco, mi chiarisce High school movies, e il libro è The Art of Seduction. Strane scelte. Dice di avere ventitrè anni e di essere laureata in arti creative e questi sono i suoi gusti? Gli faccio domande che non sono yes/no questions e lei risponde Ok. Ok cosa? Sei rincoglionita? Sembra rincoglionita, o sembra un fake che temporeggia.

Nel frattempo il “fratello” insiste perché io gli mandi i dati per il pagamento, cioè nome del padrone di casa, indirizzo e indirizzo della casa da affittare. Vuole spedirmi un assegno (un cashier’s cheque, e anche wikipedia spiega l’uso fraudolento che ne viene fatto) con l’affitto e due mesi di caparra e mi avvisa che l’assegno sarà di una somma più alta e che quello che avanza sarà per la sorella, per il suo mantenimento. Penso: questo è scemo. Mi vuole mandare un assegno di chissà quanti soldi, a me, senza avermi mai visto, affidandomi il pagamento dell’affitto e pure i soldi per la sorella? Cos’ha nel cervello, le scimmie urlatrici? Sempre più sospettosa temporeggio nel dargli i dati, gli parlo della casa, del fatto che la sorella dovrà collaborare ai lavori di casa, del fatto che non siamo tranquille a dire di sì senza vederla in faccia e quindi ci riserviamo di vederla e il diritto di dirle Non ci stai bene dandole un minimo preavviso per cercarsi un altro posto. Gli dico fallo portare a lei l’assegno, ché se lei non ci sta bene, io neanche me lo prendo. Lui dice che vuole mandarlo prima per fermare la stanza.

Sono tentata di dire di sì perché è un periodo del cavolo e nessuno risponde all’annuncio. Ma niente, non ce la faccio, non mi fido.

Sicché ne parlo con la dolce metà che guarda caso è stato pure investigatore, tanto per avere un secondo parere. Gli mando tutta la corrispondenza, la foto.

Io nel mio letto, lui a casa sua, al telefono, tutti e due davanti al computer, iniziamo la nostra indagine notturna, fino alle quattro del mattino.

Lui nota subito la foto: in basso c’è una riga bianca tagliata male, a destra è rimasto un righino. Probabilmente c’era l’URL della foto pescata da un sito di gnocche bionde, o il copyright. Poi nota che Desmond ha un account yahoo.it. Perché mai IT? In più, in alcune email è Desmond70, in altre 80. Finalmente ci viene in mente la cosa più ovvia: cercare nome e cognome su google.

La rivelazione: Desmond ha risposto, con le stesse parole, a decine di annunci in questo stesso periodo, dichiarando di cercare casa per un anno – contemporaneamente – a Cadice, Madrid, Genova, Pisa, Firenze, Milano e Roma. Sotto un annuncio di un sito spagnolo le altre “vittime” condividono le incertezze: chi è? Che vuole? Anche a me ha detto le stesse cose. Dove vuole arrivare?

Ok è un truffatore, ma cosa voleva fare?

Intanto sono sollevata, libera dal dubbio, ma mi resta la curiosità sul genere di truffa che voleva portare a termine. Non lo saprò mai di preciso.

Ma mi diverto non poco a scrivergli l’ultima email di questa storiaccia:

 

Hi Desmond,

 

be informed that I don’t trust you, and my landlord doesn’t either. We searched your name on google and found out you’re doing something we couldn’t understand, answering ads all over Europe, in Spain and in Italy, in many many cities for the same period. How many houses are you looking for? In how many places? You travel a lot I guess. 

We are also sure that Zoe doesn’t exist. Find a more ordinary girl next time on the web, not a blonde movie star, and try and cut better the writing on the bottom of the picture, you left a small stripe to the right. 

We couldn’t find out what you are trying to do, but we are sure that it involves the cheque you are so eager to send and make me cash.

Well, good luck with someone else, until someone finds out what you’re doing and calls the police.

 

Bye bye Des, have a merry christmas and a happy new year, you, your Father in capital letter (is it God?) and your imaginary sister.

 

S

 

Ciao Desmond,

 

sappi che non mi fido di te e neanche il mio padrone di casa. Abbiamo cercato il tuo nome su google e scoperto che stai facendo qualcosa che non siamo riusciti a capire, rispondendo ad annunci in tutta Europa, Spagna e Italia, e tantissime città nello stesso periodo. Quante case stai cercando? In quanti posti? Viaggi proprio un sacco, tu.

Inoltre siamo sicuri che Zoe non esiste. Trova una ragazza più normale la prossima volta sul web, non una stella del cinema bionda, e taglia meglio le scritte in fondo alla foto, hai lasciato una striscetta a destra.

Non siamo riusciti a capire cosa stai cercando di fare, ma siamo sicuri che c’entri l’assegno che sei così impaziente di mandarmi e farmi depositare.

Be’ buona fortuna con qualcun altro, finché qualcuno non scopre cosa stai facendo e chiama la polizia.

Ciao ciao Des, buon natale e buon anno a te, a tuo Padre con la maiuscola (chi è, Dio?) e alla tua sorella immaginaria.

 

S.

qui c’è la spiegazione più plausibile della truffa


e qui c’è la foto del sedicente Desmond