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Non scrivo da una vita ma si sa, se vivi non scrivi, o perlomeno scrivi di meno.
E questo, come già annunciato, è un periodo di stravolgimenti, di sorprese, di cose divertenti come l’uscita del libro con me sulla copertina, di cose che danno soddisfazione come l’uscita della mia traduzione, di cose rivoluzionarie come l’aver cominciato il lavoro nuovo.
Come al solito del lavoro non parlo granché, ma mi posso soffermare sui dettagli delle trasferte mattutine, dei treni dei pendolari pieni così di gente che quando fermano a tiburtina riversano sul marciapiede un numero tale di persone che non sai dove li avesse stipati, che ti sembra una di quelle gag in cui da un armadio comincia ad uscire una folla interminabile e poi l’osservatore si affaccia dentro perplesso chiedendosi come fosse possibile.
Il cielo è azzurro da due giorni e io ne vedo un pezzo da una grande finestra, e anche un pino, e un paio di piante in vaso su cui saltellano gli uccellini, che di tanto in tanto ingannati dal vetro ci danno una testatina.
Mi sveglio prestissimo e finora non mi pesa tanto, mi sveglio che il sole non è ancora uscito e esco di casa insieme a lui che esce dall’orizzonte, nelle cuffie Platinette invece di Linus e Nicola, sui mezzi sbadigli, stiracchiate, facce stropicciate, sciarpe fino ai denti.
Ho sognato di viaggiare per strada con il materasso, io da distesa lo guidavo come fosse una macchina, orientandolo, prendendo le curve, tirandolo a mano su per i dossi.
Al di là del Po le cose non vanno altrettanto bene per lui, e io cerco di trasmettere il buono che sta succedendo a me per tamponare il brutto che accade a lui. Questo weekend vado a dargli una razione di good vibrations.
Sono tranquilla, osservo, mi guardo intorno. Penso agli ex colleghi con sommo rimpianto ma ho le porte aperte per familiarizzare con i nuovi.
E comunque Gogol somigliava a Vladimir Luxuria.
sai che questa cosa delle traduzioni mi ha sempre affascinato, nel senso, riesci a tradurre con obiettivitá?
che cosa si prova a tradurre un libro che non ti piace affatto ad esempio?
magari non mi puoi rispondere ma oggi sono piena di domande.
vabbé sparisco, e congratulations per l’uscita, lo leggeró appena rimetto piede in Italy.
complimenti per la bella foto sul libro!!
sciro: se non ti piace non provi niente, fai il manovale e basta, al meglio che puoi. Questo mi piaceva, magari non l’avrei comprato perché sono anziana, ma mi sono divertita un sacco e l’autore è bravo e con un bel senso dell’umorismo.
anxa: 😀 denghiu
Mi son persa qualcosa… Come mai sei in copertina? Bella comunque…
Atavica
fiiico il materasso-mobile lo voglio anch’io!!!! un pò scomodo da parcheggiare forse ma vuoi mettere?
(mod slogata)
Atavica: avevo letto il manoscritto e l’avevo valutato, gli editor l’hanno comprato, e quando si è trattato di scegliere la copertina, visto che l’avevo letto, ho fatto proposte al collega grafico, tra cui quella foto lì, e alla fine è stata scelta quella 🙂
Mod: secondo me è il simbolo di un desiderio di viaggiare comoda
ma poi, quella trasmissione che non segui più perchè esci più presto, da qui la seguo pure io epperò in poadcast. Ma se riuscivi a seguirla andando al lavoro, praticamente andavi al lavoro alle nove e mezza?
essì. E’ stato bello finché è durato.
eh sì probabile… anche io mi stupisco davanti alla folla che scende dal trenino ogni mattina… anche se avendo la fortuna di uscire di casa alle nove ancora mi salvo 😉
Ma grande! Allora doppia emozione… Spero di avere anche io TALI soddisfazioni sul lavoro prima o poi. Davvero. Un abbraccio (anche a lui che, mi pare di aver capito, è in un momentaneo momento di crisi…)
Atavica
Che bel sogno *_*
PS: Che cretina, dimenticavo la cosa fondamentale, ovvero auguri/complimenti per la traduzione 🙂
Anch’io un tempo uscivo di casa con Plati nelle cuffie in modalità anti-sommossa per prendere il 490…ora ho i corsi pomeridiani e Plati la ascolto mentre faccio colazione…ghghghgh 😀
Auguri Jun 😉
Gnì
la tua foto in copertina è una di quelle che mi ispirerebbe l’acquisto (“don’t judge a book by its cover”, :D). dell’altro ho letto la trama e per quanto assurdo, mi vien voglia di leggerlo.
ari: guarda, lo dico obiettivamente, quello della copertina è molto bello, e quello da me tradotto è molto divertente e va giù in un attimo.
ahaha, ma non ci credo, ci sei tu oin copertina!!!
che imprezzione
Bella e brava questa ragazza del Molise. O era l’Umbria?
spezzato il cuore, oddio! ma come mai broke my heart c’è ancora chi lo traduce con spezzato il cuore? ma chi lo dice in italiano?
tas
gne: eheh, di persona fa ancora più imprezzione
strolippo: repubblica di san marino
tas: ok, dimmi le alternative ché me le segno for future reference. Davvero.
si ma…la foto chi l’ha scattata?
LK
la sinossi di quello tradotto ha qualche problemino redazionale
A.
LK: io. Era un autoscatto di un paio d’anni fa.
A.: tipo?
visto che dici che merita, hai già trovato un acquirente per VampIRUS. brava, ci sei mancata.
ruio
Allora tas, si può sapere come tradurresti “broke my heart”??? Mah…
“il primo anno di college e della biologia,”
A.
non è un errore. La frase completa è questa: “frequentava il primo anno di college (immagina una virgola) e della biologia, così come ai suoi amici, non gliene importava niente”
cioe… ti sei fatta un autoscatto di nudo (intimo e complicato) e dopo due anni lo pubblichi sulla copertina di un libro.
Ragazza sei contorta.
LK
ehm
secondo me il problema sussiste, giacché sembra un errore, perché chi legge la sinossi non sa che lui è iscritto a biologia. avrei scritto “Frequentava il primo anno del corso di biologia al college. Della materia…”
Non hai torto, ma non mi sembra neanche così grave
Delle versioni di una traduzione si puo’ sempre discutere all’infinito e sempre chi non ha tradotto ha delle idee diverse.
Comunque, Jun, se scrivi un libro, te lo traduco in polacco 🙂
suzy
Primo: io con quella della copertina del libro, se fossi lesbica, ci proverei 🙂
Secondo: da ora ogni volta che vedrò scendere una fiumana di gente dalla metro riderò pensando all’ immagine che hai descritto perfettamente.
Terzo: io da piccola sognavo sempre che al posto delle macchine ci fossero dei letti con le ruote così la mattina potevo dormire fino al cancello della scuola e non perdere neanche un secondo di sonno.
Quarto: era un po’ che non passavo di qua ma leggerti è sempre bello.
Quinto: non c’è ma i numeri pari non mi piacciono.
oh ma insomma sto core frantumato???